La Madonna “vestita” custodita nella Chiesa di Uzzano Castello, tradizionalmente venerata sotto il titolo di “Madonna del SS. Rosario”, risale presumibilmente al XIX secolo, ma il culto del Rosario è radicato nella comunità di Uzzano da assai più tempo.
Una compagnia del Rosario era presente sin dal XV secolo e fu soppressa dal Granduca di Toscana nel 1785. Aveva come stemma il fuoco, simbolo della comunità di Uzzano, sovrastato da una rosa. Come si evince dai verbali, questa compagnia, al contrario di altre istituzioni civili e religiose coeve, consentiva alle donne di ricoprire ruoli privilegiati, quale quello di camerlengo. La festa del Rosario a Uzzano era celebrata la seconda domenica di ottobre con una solenne funzione, cui seguiva una assai partecipata processione.
La Madonna “vestita” è stata condotta in processione sino agli anni ’60 del Novecento, quando fu soppiantata da una scultura in gesso, ritenuta liturgicamente più consona. Collocata per alcuni lustri nella Cappella della Compagnia del SS. Sacramento, l’opera, in gravi condizioni conservative, fu portata in restauro nel 1990 all’Istituto per l’Arte e Restauro di Palazzo Spinelli a Firenze, dove è stata affidata a due differenti settori della scuola: al settore restauro legni per quanto riguarda il manichino e la base; al settore restauro tessuti per l’abito (che è stato oggetto di tesi nell’anno 2001-2002 da parte di Gabriella Perra, relatori Laura Zaccagnini e Gianna Bacci). Nel 2003 è stato completato l’intervento sul manichino, mentre sono rimasti da completare alcuni elementi dell’abito, a causa della chiusura del settore tessuti dell’Istituto. Nel 2005, con fondi statali, è stato terminato il restauro dell’abito dalla Ditta “L’Ermesino” di Siena. L’opera fu esposta eccezionalmente nella Chiesa di Santa Maria Maddalena a Pescia, in occasione della X Settimana della Cultura, nell’ambito della presentazione dei restauri realizzati e dei progetti di restauro per la Chiesa dei Santi Jacopo e Martino di Uzzano.
La Madonna “vestita” è costituita da un manichino in legno, con braccia e gambe snodabili per consentire la vestizione della statua, da una base in legno, da mani in ceramica e da una parrucca di capelli veri biondi. Possiede un prezioso corredo, un tempo probabilmente più ricco, che ad oggi è costituito da una corona in rame dorato e vetri colorati, un manto di ermesino di seta azzurra, un velo di tulle di seta color crema con applicate stelle di rame dorato, una gonna, un corpetto e due maniche in damasco di seta color crema con galloni a fuselli e stelle di rame dorato, due sottogonne di lino inamidato, una camicia bianca di lino senza maniche, una camicia bianca di canapa con maniche lunghe, un corpetto di cotone bianco con stecche, un paio di calze di cotone grezze eseguite ai ferri, un paio di scarpe in seta color crema.